Edizione limitata
27 stilografiche numerate
In legno Bois de Rose, è l’ultima nata in casa D-Parmy. È dedicata alla capitale di uno dei più straordinari imperi che l’uomo abbia mai fondato.
Ogni penna è un esemplare unico, in legno pregiato, decorato a mano. Sulla sommità è presente una tarsia in Noce su cui è intagliato a mano, su ogni penna, il Colosseo,
il monumento per antonomasia della città. Questo bassorilievo, circoscritto da sottili anelli di Ebano e Acero,
è dipinto a mano per accentuare la graduale variazione volumetrica, interna agli archi, ed enfatizzarne l’effetto scultoreo.
Un gioco ripetuto di linee rette e nicchie, rievoca i simboli dell’architettura romana: archi, colonne, capitelli.
Su un intarsio centrale in legno di Acero, contrastato da due anelli di Ebano, sono dipinti a mano il nome “ROMA” e la numerazione progressiva della stilografica.
Il corpo ha una silhouette leggermente rastremata verso il basso. Il pennino è in oro massiccio 18 K-750 rodiato, con punta in iridio.
Il cappuccio tornito presenta una clip in alta lega di ottone rodiato dalla forma ispirata a un gladio romano.
L’impugnatura è stata realizzata per la prima volta in legno di Ebano, rifinito con un sottilissimo strato di cera d’api.
27 sono gli esemplari, in omaggio alla data a cui gli storici fanno risalire l’inizio del dominio imperiale.
L’impero romano ha formalmente inizio nel 27 a.C. quando Augusto si appropriò gradualmente del potere assoluto. Il nostro sistema giuridico,
politico e sociale ha origine proprio nella civiltà dei nostri straordinari e geniali antenati.
Roma era il cuore politico, economico e culturale di un impero geograficamente esteso tra occidente e oriente,
capace di assimilare le civiltà assoggettate e di trarne sempre nuova linfa. Oltre ad essere sede del potere imperiale, amministrativo e militare,
Roma era una metropoli multietnica popolatissima, i cui abitanti confluivano da tutte le Regioni trovando nella città eterna una magnificenza unica.
Nessun’altra capitale antica vantava strutture urbane di tale imponenza - acquedotti, ponti, strade, mercati - e tanti luoghi pubblici per lo svago e l’intrattenimento.
Certamente l’Urbe, affollata e irrefrenabile, doveva suscitare un effetto straniante su qualsiasi viaggiatore e uno stupore particolare su letterati e artisti.
Roma è il suo Colosseo. La città s’identifica in un monumento che ha 2.000 anni e continua a sorprendere i visitatori di qualunque paese.
È Patrimonio dell’umanità e una delle Nuove sette meraviglie del mondo.
Iniziato da Vespasiano nel 72 d.C. e inaugurato da Tito nell’80, l’Anfiteatro Flavio è anche il simbolo della capitale imperiale. Nel suo Liber de spectaculis,
Marziale scrisse: “Ogni opera cede dinanzi all'Anfiteatro dei Cesari, la fama parlerà ormai d'una sola opera al posto di tutte”.
Giochi, lotte tra gladiatori, scene di caccia, drammi della mitologia e rievocazioni di battaglie famose, si svolgevano all’interno di una struttura,
essa stessa strabiliante per concezioni architettoniche e costruttive.
Linee, archi e volte tornano all’estremità della penna ROMA, per dialogare con la fine trama del Bois de Rose,
essenza pregiatissima con cui D-Parmy concepisce e produce molti dei suoi più importanti modelli. Intagliato per la prima volta su una penna,
il Colosseo rende la solennità di Roma antica e conferisce all’insieme una classicità eccentrica, ricca ed evocativa.
Per rappresentare la massima espansione geografica raggiunta dall’Imperium Romanum, D-Parmy ha pensato a un’alzata in legno massiccio di Noce,
su cui è riportata la cartina, dipinta a mano, con tonalità diverse che vanno dal biondo al mogano.
Un piccolo cassetto custodisce il bugiardino della stilografica.